Il malcontento esplode a Panni, dove i residenti si trovano ad affrontare un drastico aumento della tassa sui rifiuti, noto come Tari. Le prime bollette arrivate hanno scatenato un’ondata di proteste tra i cittadini, che vedono lievitare i costi a livelli senza precedenti. Questo rincaro, che ha superato le aspettative di molti, ha sollevato il malumore della popolazione e spinto alcuni a considerare manifestazioni di protesta. L’opposizione ha calcolato che l’aumento della Tari sia del 54%, un incremento che ha destato grande preoccupazione. I consiglieri dell’opposizione, Danida Mansolillo, Silvia Spada e Alfonso Rotondo, hanno ricevuto numerose segnalazioni da parte dei contribuenti, preoccupati per l’entità dell’aumento. In particolare, il costo della Tari per un’abitazione di 60 metri quadri è passato da 102 euro nel 2021 a 254 euro nel 2024, con un incremento particolarmente marcato rispetto ai 156 euro del 2023. Questo aumento si inserisce in un contesto più ampio di rincari delle tariffe sui rifiuti a livello nazionale, che ha messo in difficoltà molte amministrazioni comunali. Tuttavia, il caso di Panni ha assunto toni particolarmente drammatici. Lo scorso 20 luglio, il Consiglio Comunale, sia maggioranza che opposizione, aveva respinto la proposta di approvazione delle nuove tariffe Tari per il 2024, in applicazione del Piano Economico Finanziario (PEF) validato dall’Ager Puglia. Il sindaco Amedeo De Cotiis ha spiegato che la decisione di respingere il piano era motivata dal desiderio di proteggere i cittadini da tassazioni eccessive. Dopo aver ricevuto il piano con i costi da coprire di 324mila euro, l’amministrazione ha chiesto una revisione urgente per correggere le incongruenze e applicare le detrazioni previste da una delibera Arera. Il sindaco ha comunicato che un’analisi preliminare aveva già individuato una discordanza che avrebbe potuto ridurre i costi di oltre 12.000 euro. In attesa dell’autorizzazione per modificare il piano, il Comune ha bocciato la delibera per le nuove tariffe. Tuttavia, essendo sottoposto a una procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, il Comune ha dovuto successivamente aumentare le tariffe Tari per evitare il dissesto finanziario, come indicato dalla responsabile del Settore Economico Finanziario. Il sindaco De Cotiis ha promesso che nel 2025 inizieranno a vedersi i benefici degli sgravi, e la situazione dovrebbe migliorare. Tuttavia, la consigliera di opposizione Silvia Spada ha annunciato che presenterà la questione alla Corte dei Conti, richiedendo un intervento della magistratura contabile per valutare la legittimità delle decisioni adottate.
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