Nuove misure di sicurezza dopo le aggressioni all’Ospedale di Foggia

Il Policlinico Riuniti di Foggia, negli ultimi giorni, è diventato il fulcro di preoccupazioni crescenti a causa di una serie di violenti episodi che hanno messo a rischio l’incolumità di medici, infermieri e pazienti. Questi attacchi, culminati in un raid punitivo che ha sconvolto la comunità sanitaria, hanno spinto le autorità a intervenire con decisione, attuando un rafforzamento significativo delle misure di sicurezza all’interno della struttura ospedaliera.

Le recenti aggressioni, la terza in meno di una settimana, hanno evidenziato la vulnerabilità del sistema di sicurezza del Policlinico, in particolare nelle ore notturne. In risposta a questa escalation di violenza, la Prefettura ha disposto un piano di sicurezza rafforzato, che include l’estensione del presidio di polizia attivo all’interno dell’ospedale anche nelle ore notturne, superando il precedente limite orario che vedeva gli agenti presenti solo dalle 8 alle 20. Questo cambiamento rappresenta un passo cruciale per garantire una presenza continua e rassicurante delle forze dell’ordine, fondamentale per prevenire ulteriori incidenti e tutelare il personale sanitario e i pazienti.

Oltre alla maggiore presenza della polizia, il piano prevede anche un incremento della vigilanza privata all’interno del Policlinico, che sarà affiancata da un potenziamento della videosorveglianza. Queste misure rientrano in un quadro di sicurezza più ampio, che vede il Policlinico Riuniti di Foggia inserito tra gli “obiettivi sensibili” nel piano coordinato di controllo del territorio. La designazione di “obiettivo sensibile” implica una maggiore attenzione da parte delle forze dell’ordine, con pattugliamenti più frequenti e un monitoraggio costante della situazione.

L’azione delle autorità locali si inserisce in un contesto nazionale, rispecchiando l’indirizzo del Ministero dell’Interno, guidato da Matteo Piantedosi, che ha espresso più volte la necessità di potenziare i posti di polizia all’interno degli ospedali italiani. Questo orientamento è stato ribadito anche durante la conferenza stampa di Ferragosto, dove sono stati illustrati i risultati ottenuti grazie a queste politiche di rafforzamento. Dal primo gennaio all’otto agosto 2024, il numero di posti di polizia negli ospedali è passato da 126 a 198, segnando un aumento del 57,1%. Parallelamente, è cresciuto anche il numero degli agenti assegnati a questi presidi, che è salito da 299 a 435 unità, con un incremento del 45,4%.

Questi dati dimostrano l’efficacia delle misure adottate e la determinazione delle istituzioni a garantire la sicurezza negli ospedali, luoghi che dovrebbero essere sinonimo di cura e protezione. Tuttavia, gli episodi di violenza come quelli verificatisi al Policlinico Riuniti di Foggia mostrano quanto ancora ci sia da fare per rendere gli ospedali spazi completamente sicuri. Il potenziamento delle misure di sicurezza al Policlinico è un segnale importante, ma anche un richiamo alla necessità di una vigilanza costante e di un impegno continuo da parte di tutte le istituzioni coinvolte.

In un contesto in cui le risorse sono spesso limitate e le sfide complesse, le autorità sanitarie e di pubblica sicurezza devono continuare a collaborare strettamente per garantire che ogni cittadino, che sia paziente o operatore sanitario, possa sentirsi al sicuro all’interno delle strutture ospedaliere. Solo attraverso un impegno congiunto e un adattamento continuo delle strategie di sicurezza sarà possibile prevenire ulteriori episodi di violenza e proteggere l’integrità di uno dei pilastri fondamentali della nostra società: la sanità pubblica.