Molti ricorderanno che, c’era un tempo in cui la Villa Comunale di Stornara rappresentava l’epicentro della vita di tutti i cittadini stornaresi. Il suo verde curato, i vialetti ombreggiati e i giochi per bambini, erano per tutti un momento in cui godersi attimi di relax. Era il luogo dove le famiglie trascorrevano i pomeriggi, i bambini giocavano spensierati e i giovani si riunivano per socializzare. Per molti di noi, è stato una specie di “rifugio di felicità e spensieratezza” durante l’infanzia, un luogo dove ogni angolo era custode di piccoli o grandi ricordi. Ma oggi, ciò che rimane di quel luogo è solo un ricordo sbiadito, soffocato da uno stato di abbandono e degrado che sembra inarrestabile. La trasformazione della Villa Comunale da luogo accogliente a simbolo di desolazione, guarda caso è il fiore all’occhiello delle amministrazioni Calamita e Nigro. Invece di proteggere e valorizzare questo prezioso spazio, l’attuale amministrazione ha permesso che la villa si deteriorasse fino a diventare irriconoscibile. Quello che un tempo era un angolo di verde cittadino è oggi un cumulo di terra arida, spazzatura e detriti. Le erbacce hanno preso il posto dell’erba, i viali sono invasi da immondizia e detriti, e i giochi, un tempo popolati da bambini, sono stati sostituiti da un deserto e dall’erba secca. Non è solo la trascuratezza a destare preoccupazione. La Villa Comunale, un tempo luogo “sicuro” per le famiglie, è ora un rifugio per drogati e spacciatori. Questo spazio pubblico, che doveva essere un punto di aggregazione per la comunità, è diventato sinonimo di pericolo e degrado, un luogo che i cittadini evitano per timore e disgusto. La vista della villa ridotta in questo stato è dolorosa per tutti coloro che l’hanno conosciuta nel suo splendore. La tristezza e l’indignazione crescono ogni giorno, mentre ci chiediamo come sia possibile che un’amministrazione comunale permetta a un bene pubblico di ridursi in queste condizioni. Molti cittadini, me compreso, si pongono una domanda legittima: a cosa serve pagare degli amministratori incapaci di gestire il bene comune? Da due anni, Stornara è piombata in un degrado inarrestabile. Le strade sono sporche, i parchi sono abbandonati, e l’incuria è diventata la norma. Eppure, coloro che dovrebbero prendersi cura del nostro paese sembrano ciechi di fronte a questo disastro. Ogni mattina, passeggiando per le vie della nostra città, si avverte una profonda malinconia nel vedere ciò che è diventato questo “sporco paese”. Oggi, non resta di Stornara, grazie all’incapacità dei “ragazzini” presuntuosi che amministrano la città, che un paese desolato, abbandonato a se stesso. Alcuni sostenitori dell’attuale amministrazione cercano di minimizzare la situazione, sostenendo che anche le precedenti amministrazioni avevano problemi simili. Voglio ricordare a tutti questi signori che: pur con tutte le critiche che si possono rivolgere alla precedente gestione di Mario Russo, la cura degli spazi verdi e della Villa Comunale era una specie di priorità (basta chiedere agli ex dipendenti comunali). Non voglio fare “l’avvocato del diavolo”, perché anche l’ammistrazione di Mario Russo è indifendibile per alcuni aspetti amministrativi poco chiari, ma almeno con loro c’era almeno il tentativo di mantenere vivi questi luoghi, di renderli fruibili per i cittadini. Oggi, invece, vediamo solo desolazione che vive e cresce in ogni angolo della nostra città. Un altro aspetto critico che non può essere ignorato è la gestione dei rifiuti. Quando la nuova ditta, la TEKNOSERVICE, ha preso in mano il servizio di raccolta, c’era un barlume di speranza che qualcosa sarebbe cambiato.
Nei primi giorni, sembrava che ci fosse un impegno reale a risolvere il problema del degrado. Infatti, anche per la TEKNOSERVICE, esistono solo le strade principali del centro, lasciando abbandonate le aree periferiche, come la zona 167, sommerse dall’immondizia. I cittadini che vivono in questi quartieri si sentono abbandonati, ignorati da coloro che dovrebbero garantire loro un ambiente sano e vivibile. Anche qui, gli amministratori comunali e i responsabili della ditta di rifiuti sembrano fare orecchie da mercante, ignorando volutamente il problema. La situazione in cui versa oggi Stornara è il riflesso di una gestione amministrativa fallimentare e miope.
La Villa Comunale è ora un monumento al degrado e all’abbandono, mentre le zone periferiche sono il vero programma amministrativo del Sindaco Nigro e dei suoi ragazzini. Non possiamo più accettare questa situazione. È tempo che i cittadini di Stornara si uniscano per chiedere un cambiamento reale, per pretendere che questi signori (compresi i commissari amministrativi) facciano il loro dovere e si prendano cura del paese. La Villa Comunale merita di tornare a essere di tutti i cittadini stornaresi, un luogo dove le famiglie possano tornare con i propri bambini a giocare.