La situazione sanitaria nei Cinque Reali Siti, un’area che comprende i comuni di Stornara, Orta Nova, Carapelle, Ordona e Stornarella, è sempre più allarmante. Questa zona è oggi al centro di una preoccupante emergenza legata all’aumento esponenziale dei casi di tumore tra la popolazione. A distanza di anni, le parole pronunciate dal Professor Umberto Veronesi durante una trasmissione televisiva, sembrano riecheggiare come un ammonimento non ascoltato: “Abbiamo notato una percentuale molto alta di tumori al Sud, in particolare nella zona chiamata Cinque Reali Siti. Un dato che desta molta preoccupazione. Stornara e Orta Nova le due città più colpite”. Queste affermazioni, che all’epoca passarono quasi inosservate, oggi appaiono tristemente profetiche. I cittadini di questi comuni vivono quotidianamente con il terrore di scoprire che un proprio caro, un amico o un vicino di casa è stato colpito da una delle forme più aggressive di tumore. Ormai, non c’è quasi casa in cui non si sia verificato un caso, e questo fenomeno non può più essere ignorato. Uno dei principali sospetti per l’elevata incidenza di tumori in quest’area è legato al traffico illecito di rifiuti tossici, una piaga che ha segnato il Sud Italia per decenni. Secondo varie inchieste, i Cinque Reali Siti potrebbero essere stati scelti come destinazione per lo smaltimento illegale di materiali pericolosi, spesso sepolti in discariche abusive o abbandonati in aree rurali. Questo traffico illecito ha portato all’inquinamento del suolo e delle falde acquifere, con conseguenze devastanti per la salute pubblica. Non meno preoccupante è la presenza di vecchie tubature in amianto, ancora utilizzate per la rete fognaria bianca in alcune aree. L’amianto, noto per le sue proprietà cancerogene, è particolarmente pericoloso quando si degrada, rilasciando nell’ambiente fibre microscopiche che, se inalate, possono provocare gravi malattie respiratorie e tumori, tra cui il mesotelioma pleurico, una forma particolarmente aggressiva di cancro. Nonostante le crescenti preoccupazioni e l’evidente aumento dei casi di tumore, le istituzioni locali e nazionali sembrano aver fatto ben poco per arginare il problema. Anzi, negli ultimi anni, la situazione sembra essere peggiorata, con un numero sempre maggiore di decessi e diagnosi di malattie gravi. I cittadini dei Cinque Reali Siti hanno più volte manifestato la loro preoccupazione per l’abbandono di rifiuti per strada, spesso considerato un problema secondario dalle autorità. Tuttavia, questa negligenza può avere conseguenze letali. I rifiuti, esposti agli agenti atmosferici, possono rilasciare sostanze tossiche come la diossina, una delle più pericolose per la salute umana, capace di contaminare l’ambiente e accumularsi nel corpo umano, causando gravi danni. La “deficienza umana”, intesa come l’incapacità o la mancanza di volontà di affrontare questi problemi, è una delle cause principali di questa crisi. Mentre il numero di casi di tumore continua a salire, le istituzioni sembrano incapaci di adottare misure efficaci per proteggere la popolazione. Le parole del Professor Veronesi dovrebbero essere un monito per tutti: ignorare i segnali di pericolo non fa che aggravare la situazione. Le autorità devono riconoscere la gravità della situazione nei Cinque Reali Siti e agire di conseguenza. È necessario un piano di intervento urgente che preveda la bonifica delle aree contaminate, la sostituzione delle tubature in amianto e una maggiore sorveglianza per prevenire il traffico di rifiuti tossici. Inoltre, è fondamentale avviare campagne di sensibilizzazione per informare i cittadini sui rischi legati all’inquinamento ambientale e sui comportamenti da adottare per minimizzare l’esposizione a sostanze nocive. La responsabilità non ricade solo sulle istituzioni. Anche la comunità deve fare la sua parte, denunciando ogni forma di abuso e collaborando attivamente per proteggere l’ambiente in cui vive. Non è accettabile che si continui a ignorare l’evidenza e a sottovalutare i pericoli che ci circondano. L’area dei Cinque Reali Siti è un territorio ricco di storia, cultura e bellezze naturali. Non può e non deve essere ridotto a epicentro di malattie mortali. È necessario un cambiamento radicale, che parta dalla consapevolezza e dalla volontà di salvaguardare la salute dei cittadini e il futuro delle nuove generazioni. Il rispetto e la cura dell’ambiente non sono solo doveri civici, ma atti di amore verso la propria comunità e il proprio territorio. Se le istituzioni non prenderanno provvedimenti, spetterà ai cittadini fare la differenza, perché il futuro dipende da ciascuno di noi.
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