Un drammatico episodio ha scosso il Policlinico di Foggia, dove una giovane di 22 anni, originaria di Cerignola, ha perso la vita durante un intervento chirurgico, scatenando una violenta reazione da parte dei familiari. L’incidente è avvenuto nella tarda serata di ieri, quando l’équipe medica del reparto di Chirurgia Toracica ha dovuto comunicare il tragico decesso della paziente, scatenando il caos all’interno dell’ospedale. Poco dopo la notizia, un gruppo di circa 50 persone, composto da parenti e conoscenti della vittima, ha fatto irruzione nel reparto, indirizzando la propria rabbia verso medici e anestesisti. La situazione è rapidamente degenerata, con atti di violenza contro il personale sanitario. Un chirurgo è stato colpito ripetutamente al volto, riportando lesioni alla mascella. Un altro medico è stato spintonato a terra e poi aggredito con calci e pugni, mentre una dottoressa ha subito la frattura della mano, rimasta schiacciata da una porta mentre cercava di mettersi al sicuro dalla furia dei familiari. Gli aggressori, in preda alla disperazione, hanno costretto i medici e gli infermieri a barricarsi in una stanza per sfuggire all’assalto. L’atmosfera di tensione è stata tale che si è reso necessario l’intervento della polizia. Gli agenti delle ‘Volanti’ della Questura di Foggia sono giunti sul posto per ristabilire l’ordine e identificare i responsabili dell’aggressione. Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine dettagliata per ricostruire l’accaduto e capire le dinamiche della violenta reazione. La ragazza, rimasta gravemente ferita in un incidente stradale avvenuto diverse settimane fa, aveva trascorso un periodo in Rianimazione. In seguito, era stata trasferita in un altro reparto in attesa di sottoporsi a un intervento chirurgico programmato, che poi si è reso necessario d’urgenza a causa del peggioramento delle sue condizioni. Nonostante gli sforzi dei medici, l’operazione non ha avuto l’esito sperato, portando al tragico decesso. Le autorità sanitarie e la polizia stanno esaminando tutti i dettagli del caso, incluse le cartelle cliniche della paziente, per chiarire eventuali responsabilità e comprendere se ci siano stati errori o complicazioni impreviste durante l’intervento. Questo episodio di violenza contro il personale medico rappresenta purtroppo l’ennesimo caso di aggressione ai danni degli operatori sanitari nel Foggiano, una situazione che sta diventando sempre più preoccupante. Ospedali e strutture sanitarie, luoghi deputati alla cura e al soccorso, diventano talvolta teatro di atti di violenza, complicando ulteriormente il già difficile compito di medici e infermieri. L’episodio ha sollevato l’indignazione della comunità medica, che da tempo denuncia la mancanza di misure adeguate a proteggere chi lavora in prima linea negli ospedali, spesso esposto a situazioni di rischio. Il caso di Foggia riapre il dibattito sulla necessità di garantire maggiore sicurezza nelle strutture sanitarie, un tema che continua a rimanere al centro delle discussioni a livello locale e nazionale.